giovedì 8 agosto 2019

Recensione; "Buio" di Maurizio De Giovanni

Buon mercoledì a tutti amici lettori!
Oggi nuova recensione e dal titolo di questo nuovo articolo potete capire quanto questo mi faccia felice perchè torno a parlare dei miei Bastardi, ormai non posso non chiamarli così, perchè mi sono già affezionata tanto e questa serie mi sta facendo provare tante emozioni contrastanti. Questo mese è stato il turno di "Buio" il terzo romanzo della serie di Maurizio De Giovanni con protagonista Giuseppe Lojacono. Qui sotto trovate la mia recensione




Titolo: Buio
Sottotitolo: Per i Bastardi di Pizzofalcone
Autore: Maurizio De Giovanni
Paese: Italia
Genere: Giallo
Pagine: 312
Anno di pubblicazione: 2013
Casa editrice: Einaudi
Prezzo di copertina: 18 euro copertina flessibile, 14.50 euro con un altra copertina 
Ebook: 8.99 euro 
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La vita per i Bastardi di Pizzofalcone è destinata a procedere, tra tutti gli alti e bassi. Il successo del caso precedente ha fatto modo che gli altri Commissariati iniziano a vederli con un occhio molto meno critico e anche l'unione tra i membri sembra essere molto più salda; tutto però è destinato ad essere messo a dura prova quando il gruppo si trova di fronte ad uno dei casi più terribili alla quale la polizia si potrebbe trovare ad indagare; il rapimento di un bambino. Il piccolo si chiama Edoardo ma tutti lo chiamano Dodo, ha dieci anni, è il nipote di uno degli uomini più ricchi della città e si trovava in gita al museo insieme ai suoi compagni quando una donna incappucciata l'ha avvicinato e l'ha portato via con sè. Saranno Romano ed Aragona incaricati di condurre le indagini, in una lotta contro il tempo in cui dovranno mostrare le loro migliori capacità e in cui tutti infondo saranno interessati anche Lojacono e Di Nardo, impegnati in un furto in appartamento dalla caratteristiche inusuali.


La mia gioia nel poter ritrovare i Bastardi in questo nuovo libro è stata quasi palpabile, tante erano le cose rimaste in sospeso nel capitolo precedente, alcune dei quali vengono effettivamente riprese; ci troviamo infatti a vedere come evolve l'indagine personale di Giorgio Pisanelli, sui suicidi sospetti nella quale lui creda si nasconda la mano di un assassino, che noi già conosciamo e con la quale lui instaurerà davvero un gioco al nascondino; avremo modo di sondare il rapporto tra Ottavia e il commissario Palma, ancora acerbo ma in procinto di scoppiare, portando con sè chissà quali cambiamenti e avremo modo di conoscere due nuovi personaggi, quello di Rosaria Martone, l'addetta della scientifica arriva a sconvolgere la vita di Alex, e quello di Marinella, la figlia adolescente di Lojacono, arrivata a sorpresa alla fine dello scorso capitolo e giunta per rimanere. Questo suo arrivo farà in modo che la storia appena accennata tra Lojacono e la Piras faccia un vero balzo indietro ma allo stesso tempo i due saranno in grandi di avvicinarsi; riusciranno ad affrontare le difficoltà? Chi lo sa. Del resto il loro amore passa in secondo piano e tra tutte le storie che questa serie nasconde, sinceramente, è quella che mi interessa meno. Al centro di "Buio" c'è ovviamente il rapimento di Dodo della quale si interesseranno Romano ed Aragona, una coppia decisamente strana, che potrebbe creare molti problemi ma che si rivela davvero all'altezza del compito, tanto che sarà proprio in giovane e sconclusionato Aragona a trovare la soluzione, con grande gioia, di chi, come me , prova per lui una grande simpatia. Se devo essere sincera però c'è una piccola cosa in questo romanzo che non mi ha proprio convinto ed è il fatto che la scrittura di De Giovanni, che fin dai primi assaggi ho reputato piacevolmente musicale e per questo più adatta ad un romanzo che ad un thriller, tende a prende troppo piede e alcuni capitoli interi appaiono vere e proprio digressioni che si straccano dalla storia e fanno perdere un po' il filo del discorso. Un po' di poesia sa rendere questa serie unica ed imperdibile ma se troppa rischia di disturbare.. per questo e per il fatto che la soluzione del caso poteva essere un po' prevedibile, questo libro risulta essere leggermente al di sotto dei precedenti. In ogni caso io questa serie continuo a consigliarla caldamente e questo libro in particolare con il suo finale non può che rimanere impresso perchè chi conosce De Giovanni sa che non ha paura di concludere i suoi libri in tristezza ed infondo è proprio quello uno dei suoi belli.

Voto: 8

Frase: "Così sono gli eroi, sapete. Nessuno può dire chi siano in realtà. Ma al momento buono verranno fuori, e saranno perfettamente uguali a sé stessi, nella loro lotta contro il male. Ci sono, e ci saranno per sempre. Statene certi."




Maurizio De Giovanni è nato il 31 marzo 1958 a Napoli, dove vive e lavora. Giunto alla fama grazie alla serie gialla del Commissario Ricciardi, ambientata nella Napoli degli anni trenta, composta da ben tredici capitoli tra cui "Il senso del dolore", "La condanna del sangue""Per mano mia" "Anime di vetro", dopo "Il metodo del coccodrillo", prima romanzo in cui appare il personaggio dell'Ispettore Giuseppe Lojacono ha dato vita alla serie de "I Bastardi di Pizzofalcone", composta al momento da nove libri, tra cui "Buio", "Gelo""Cuccioli" e "Vuoto". Nel 2018 ha dato vita anche un ulteriore serie con "Sara al tramonto" seguito, l'anno dopo, da "Le parole di Sara". Di sua pubblicazione anche "I Guardiani" e altri racconti scritti in collaborazione con alcuni celebri colleghi giallisti.



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