lunedì 1 luglio 2019

Recensione; "Le signore in nero" di Madeleine St John

Il secondo libro di cui vi parlo oggi, l'ultimissimo del mese, è "Le signore in nero" romanzo scritto nel 1993 dalla scrittrice australiana Madeleine St John e giunto finalmente in Italia grazie a Garzanti. Ho conosciuto questo romanzo grazie ad una delle mie pagine bookinstagram preferite e ho voluto leggerlo subito, incuriosita soprattutto dall'ambientazione; un celebre grande magazzino della Sidney degli anni '50. Qui sotto potete trovare la mia recensione



Titolo: Le signore in nero
Autore: Madeleine St John
Paese: Australia
Titolo originale: The Women in Black
Genere: Romanzo
Pagine: 197
Prima pubblicazione: 1993
Casa editrice italiana: Garzanti
Anno edizione: 2019
Prezzo di copertina: 16 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro

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All'interno del grande magazzino Good's di Sidney s snodano le vicende personali di quattro donne; Patty, trentenne sposata con un uomo insensibile e poco comunicativo con cui da anni prova inutilmente ad avere un figlio; Fay, ventotto anni e il cuore continuamente spezzato dai continui ammiratori; la giovane Lisa, appena diplomata e assunta solo per il periodo delle feste di Natale ed infine la vulcanica Magda, emigrata dall'Europa, sposata da diversi anni e unica addetta al reparto di lusso dei "Capi Esclusivi". Tra feste e delicate dinamiche famigliari si sviluppano le vite di queste quattro donne nel pieno di un periodo ricco di sfarzo e gloria, capace di cambiare totalmente l'aspetto del futuro.


A metà tra "Il paradiso delle signore" di Zola e "Figlie di una nuova era" della Korn, "Le signore in nero" è un romanzo delicato, ricco di pudore ma anche di gioia di vivere proprio come il decennio nella quella viene ambientato. Madeleine St John ci porta alla scoperta della Sidney degli anni '50 attraverso il fulcro di quella che era la moda dell'epoca. In un periodo di così grande cambiamento ed emancipazione, le donne iniziano a vedere nel proprio vestito un vero e proprio biglietto da visita e, soprattutto, quelle provviste di un ben patrimonio vengono spinte alla sperimentazione alla ricerca del bello. Attraverso la storia delle quattro protagoniste abbiamo modo inoltre di conoscere diverse generazioni e venire coinvolte nella loro visione del presente e del futuro. Le prospettive sembrano davvero rosee ma purtroppo ciò che si ottiene a fine lettura è a mio avviso un po' al  di sotto di ciò che ci si aspetterebbe; la lettura è senza dubbio piacevole, da leggere in un solo weekend e perfetta per chi vuole farsi coccolare da una lettura leggere a poco impegnativa. Gli avvenimenti all'interno dei libro sono tanti e non c'è mai un momento di pausa, alcuni passaggi sono davvero molto carini e ben scritti ma l'impressione che ne ho avuto alla fine è che manchi qualcosa come se le vicende fossero solo accennate. Ho sentito la mancanza di un po' di approfondimento e soprattutto di un vero finale; che questo sia solo il punto di partenza per una storia più ampia? Non saprei dirvelo, forse, spero, anche perchè i personaggi hanno davvero molto potenziale, basti pensare anche solo a tutte quelle figure che fanno da sfondo alle quattro protagoniste come Miss Cartright, Miss Jacobs e Mr Ryder, l'ultimo uomo del grande magazzino e colui che saluta i lettori con un epilogo ricco di sharme ed eleganza. Se il libro in sè mi sia in fin dei conti piaciuto ciò che proprio un ho apprezzato è la lunghissima prefazione di Helena Janeczek, senza dubbio piacevole e ben fatta ma io avrei preferito magari trovarmela alla fine come nota perchè svela davvero troppo della trama ed io, che già non leggo tutta la quarta di copertina per non scoprire troppo del libro che mi appresto a leggere, ho dovuto smettere di leggerla e poi tornarci in seguito.
Detto questo, una buona scelta per chi, quest'estate ha voglia di un romanzo d'altri tempo capace di far staccare la mente con eleganza e leggerezza.

Voto: 7

Frase: "Stava sperimentando per la prima volta quel particolare tipo di amore a prima vista che di solito coglie una donna quando è più giovane, ma che prima o poi tutte provano; l'improvvisa consapevolezza che un particolare vestito non è solo bello, non si limita a stare a meraviglia, ma al di là di queste caratteristiche risponde profondamente all'idea che una ha di sè stessa- Quel vestito era suo; era stato creato, anche se inconsapevolmente, per lei"


Madeleine St John nasce a Sidney nel 1941. Una donna australiana ad essere stata candidata al Man Booker Prize, esordisce in narrativa nel 1993 con "Le signore in nero" a cui seguono quattro romanzi ancora non disponibili in Italia ma che saranno presto tradotti da Garzanti.



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