Voglio iniziare questa nuova settimana con lo spirito giusto e per farlo vi parlo di una delle mie ultime letture; "Il guardiano del faro" di Camilla Lackberg, settimo capitolo della serie "I delitti di Fjallbacka" che mi sta tenendo compagnia nel corso di questo anno. Qui sotto potete trovare la mia recensione completa, come sempre, vi invito a leggerla solo se avete già letto i capitoli precedenti per non incorrere in pericolosi spoiler.
Titolo: Il guardiano del faro
Autore: Camilla Lackberg
Paese: Svezia
Titolo
originale: Fyrvaktaren
Genere: Giallo
Pagine: 446
Prima
pubblicazione: 2009
Casa
editrice italiana: Marsilio
Anno
edizione: 2014
Prezzo
di copertina: 18.50 euro copertina flessibile, 12 euro edizione economica
Ebook: 7.99 euro
È passato poco tempo da quando la vita di Erica e della loro famiglia è cambiata per sempre a causa del terribile incidente nella quale hanno rischiato di perdere la vita sia la donna che i due bambini che portava in grembo e che ha condotto alla terribile perdita del bambino di Anna, ma non c'è l'occasione di lasciarsi portare a fondo dal dolore. Anton e Noel, i due gemellini nati prematuri, richiedono tutta la sua attenzione così come la sorella, distrutta dalla morte del bambino che doveva finalmente condurla alla serenità che tanto si merita. Nello stesso momento Patrick, dopo l'infarto che lo ha colpito, è pronto a tornare al lavoro e a ributtarsi a capofitto in una Fjallbacka elettrizzata dal nuovo progetto del sindaco Erling W. Larson, dopo il completo fiasco del reality Fuckin Tanum, il primo cittadino è pronto a riconquistare i suoi elettori concludendo la ristrutturazione di un edificio storico abbandonato da anni, nella quale sta per essere aperta una splendida S.p.a secondo il volere della sua nuova fiamma Vivianne. Proprio a pochi passi dall'inaugurazione però uno dei collaboratori del comune, il giovane Mats Sverin, viene ritrovato ucciso nel suo appartamento. Mentre la squadra di Patrick inizia a districarsi tra i misteri di quell'uomo solitario e misterioso, una donna compie un lungo viaggio in macchina insieme al figlio per raggiungere l'isola di Gräskar, il cui grande faro potrà farle dimenticare ciò che le è successo.
Ormai lo dico in ogni recensione ma leggere un nuovo capitolo di questa serie è sempre come ritrovare dei vecchi amici e questa affezione che il lettore non potrà fare a meno di sentire è il filo conduttore sulla quale Camilla Lackberg punta per invogliare a continuare a leggere la sua serie. Alla fine dello scorso capitolo, "La sirena" ci trovavamo di fronte ad un eclatante colpo di scena; Patrick aveva appena avuto un infarto ed Erica ed Anna, entrambe incinte, stavano raggiungendo l'ospedale quando un altra macchina le ha prese in pieno provocando un grave incidente. Dopo questo finale da tachicardia era impossibile non desiderare leggere il più presto possibile il capitolo seguente che si apre non nell'esatto momento dell'incidente ma qualche mese dopo, e lì si viene pian piano a sapere cosa sia successo. Camilla Lackberg è davvero brava nel punta sui propri personaggi principali e sulle emozioni che le loro vite suscitano nei lettori, quindi è impossibile non provare sollievo sapendo che Erica e Patrick stanno bene, così come i loro due gemellini, nati prematuramente ma sani e felici, così come lasciarsi pervadere da una grande tristezza nel sapere del lutto che ha colpito la povera Anna, già così sfortunata. Le vicende dei protagonisti risultano addirittura in questo capitolo ben più importanti ed incisivi dell'indagine in sè, messa un po' in secondo piano e, purtroppo, alla fine poco intrigante; ancora una volta ci troviamo di fronte ad una caso intricato ed apparente impossibile da risolvere, la vittima ha infatti una vita solitaria e molto misteriosa, l'unico punto interessante sembra ritrovarsi nel suo precedente lavoro, presso un associazione che si occupa di dare rifugio e sostegno alle donne maltrattate e ai loro figli. Attraverso questo contesto la Lackberg parla di un argomento molto importante e purtroppo anche molto attuale, ossia le molestie subite della donne tra le mure domestiche e il difficile percorso che molte donne nel mondo devono seguire per liberarsi. Con le storie che racconta all'interno di questo romanzo l'autrice si sofferma sulle emozioni che una donna maltrattata può provare e quanto sia in realtà difficile fare qualcosa di concreto per impedire che certe terribili cose succedano. Un altra cosa molto interessante è l'ambientazione; l'autrice decide infatti di basare gran parte della trama sull'isola di Gräskar sulla quale sorge un magnifico fare e nella quale si narra "vivano" ancora le anime delle persone morte sull'isola. A metà tra il soprannaturale e la superstizione questa ambientazione permette di sondare ancora una volta la psiche umana, affrontando un problema psicologico grave ma che appare un po' prevedibile e poco sorprendente; non nascondo di aver capito la verità quasi già ad inizio libro e per questo la "sorpresa" finale su di me non ha potuto avere lo stesso affetto. "Il guardiano del faro" non è un giallo mal riuscito, si leggere molto bene e lo stile della scrittrice è sempre eccezionale ma manca davvero qualcosa, soprattutto nell'epilogo della vicenda, nei capitoli precedenti sempre caratterizzato da un colpo di scena, ed il fatto che tutti i capitolo della serie siano strutturati nello stesso modo inizia ad apparire adesso un po' pesante. In conclusione, questo non è il libro migliore della serie, ma spero che il prossimo possa farmi riprovare le emozioni a cui questa grande autrice mi ha abituato.
Voto: 6.5
Frase: "Lo sapete, vero, casa si dice di quest'isola? Che è popolata da fantasmi. Ma sono solo chiacchiere, naturalmente. O avete visto qualcosa?"
Camilla Lackberg (nome completo Jean Edith Camilla Lackberg Erikson) nasce a Fjallbacka il 30 agosto 1974. Dopo gli studi in economia a Goteborg si trasferisce nella capitale Stoccolma dove lavora nel marketing, attività che abbandona per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, da sempre suo grande hobby. Oltre alla celebre serie poliziesca, ha scritto anche libri di cucina e, ispirandosi ad uno dei suoi figli, libri per bambini. Attualmente vive con i quattro figli e il terzo compagno. Il suo esordio è avvenuto nel 2010 con "La principessa si ghiaccio", diventato poi bestseller mondiale e vincitore in Francia del Grand Prix de Littérature Policière. Ne fanno seguito "Il predicatore", "Lo scalpellino", "L'uccello del malaugurio", "Il bambino segreto", "La sirena", "Il guardiano del faro", "Il segreto degli angeli", "Tempesta di neve e profumo di mandorle", "Il domatore di leoni" e "La strega". Di sua pubblicazione anche "Donne che non perdonano" e "La gabbia d'orata" i primi romanzi non appartenenti alla serie.
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