lunedì 11 novembre 2019

Recensione; "Pane" di Maurizio De Giovanni

Buon lunedì a tutti cari amici lettori!
Una nuova settimana ha inizio e io sono pronta per parlarvi della lettura che mi ha tenuto compagnia nei giorni scorsi. Come ormai saprete io amo leggere in serie e una delle saghe gialle che più mi sta piacendo quest'anno è quella che vede come protagoniste le indagini de i Bastardi di Pizzofalcone, creati dalla sapiente penna di Maurizio De Giovanni. Questo mese sono giunta al sesto capitolo, "Pane", libro che fin dalle primissime pagine si è annunciato come uno dei più belli in assoluto. Se volete saperne di più, qui sotto trovate la mia recensione!





Titolo: Pane
Autore: Maurizio De Giovanni
Paese: Italia
Genere: Giallo
Pagine: 232
Anno di pubblicazione: 2016
Casa editrice: Einaudi
Prezzo di copertina: 19 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro
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Pasqualino del Pane è l'unico a sapere quante sfumature diverse può avere l'alba. Lo sa da tanti anni ormai, da quando era solo un bambino e suo padre per la prima volta lo ha condotto al forno, per insegnarli il magico lavoro a cui lui e suo nonno hanno dedicato la vita; la creazione del pane. Ma non il pane che si è abituati a mangiare oggi, che non sa di niente ed è fatto solo per accompagnare altri cibi, il pane di una volta, quello che basta da sè, che ti sazia e sa di sapori del passato. Pasqualino alle tradizioni ci tiene ed è per questo che tutte le mattine si dedica alla cura del lievito madre, ingrediente fondamentale per i suoi prodotti, e una volta finito, mangia il primo panino di giornata mentre osserva il sole crescere nel cielo nel vicolo adiacente il panificio. Ed è proprio in quel vicolo che una mattina viene trovato morto dai suoi impiegati; ad ucciderlo un colpo di pistola. A giungere sul posto per primi sono Lojacono e Romano, del Commissariato di Pizzofalcone, ma successivamente il caso viene passato alla DDA, l'ente investigativa specializzata nella lotta alla malavita organizzata in quanto Pasqualino, tempo prima aveva rilasciato una testimonianza che avrebbe potuto incastrare uno dei più grandi criminali della zona. La testimonianza, poi misteriosamente ritirata, è un elemento fondamentale per il celebre magistrato Buffardi, incaricato delle indagini, e tutta la sua squadra, tra cui compare Lamagna, una vecchia conoscenza di Romano, è decisa a ritrovare il colpevole nella criminalità organizzata. Ma Lojacono, che, le voci sul suo passato lo sanno bene, di malavita ne sa qualcosa, rimane da subito dubbioso e, grazie al magistrale intervento di Laura Piras, sempre pronta a sostenerlo, almeno sul lavoro, i Bastardi di Pizzofalcone riescono ad ottenere una parte dell'indagine. Starà a loro scoprire se la pista della criminalità organizzata è quella giusta oppure se l'assassino giunge dalla sfera privata della vittima e il ballo ci sarà, ancora una volta, l'eventuale chiusura del Commissariato. Allo stesso tempo Alex ed Aragona, si concentrano su un insolito caso di stalking 


Come ho detto nella presentazione, fin dalle primissime pagine questo capitolo si era presentato come uno dei migliori della serie e andando avanti la cosa non ha potuto che confermarsi. Probabilmente vi chiederete perché e io sono pronta a spiegarvelo; il primo luogo abbiamo un indagine che da subito si rivela molto avvincente e che vede i Bastardi affiancati ad un altro gruppo investigativo, quello dedicato alla lotta alla malavita, un argomento importante sul fronte sociale e culturale che posiziona la storia su un livello molto intrigante. Quella citata però non è la sola tematica importante che troviamo all'interno dei libro; in "Pane" infatti, ho avuto modo di trovare una grande parte emotiva, sia per il percorso personale dei personaggi, a cui è impossibile non affezionarsi, sia per le storie raccontate che affrontano una tematica poco presa in considerazione ma decisamente attuale ovvero la povertà nel nostro paese, una condizione che sembra ormai passata ma che crudelmente interessa molte famiglie ed individui anche in una società moderna come la nostra. Un altra caratteristica che ho apprezzato molto è quella di aver visto finalmente una presa di posizione da parte del personaggio femminile che attendevo da diverso tempo, ossia Laura Piras, quella magistrato bella e determinata che fino ad ora aveva vissuto alle spalle di Lojacono ma che finalmente in questo capitolo ha avuto modo di tirare fuori tutto il suo carattere per scontrarsi con il suo collega Buffardi. Questa sorta di triangolo professionale pone una buona base su cui creare una parte dell'opera e, dato un finale a sorpresa, potrebbe essere ripreso anche nei prossimi capitoli. Se tutta la narrazione si pone su un piano toccante non dovete però temere perché, a dare un tono divertente al tutto ci penserà l'insostituibile Marco Aragona, che nel suo nuovo caso riuscirà a dare il meglio (e anche il peggio) di sè. Detto questo penso sia inutile specificare quanto questo capitolo mi sia piaciuto e quanto io provi piacere nel continuare una serie che a mio avviso merita davvero di essere letta dagli amanti del giallo italiano. Non vedo l'ora di lanciarmi alla scoperta del nuovo capitolo!

Voto: 8.5


Maurizio De Giovanni è nato il 31 marzo 1958 a Napoli, dove vive e lavora. Giunto alla fama grazie alla serie gialla del Commissario Ricciardi, ambientata nella Napoli degli anni trenta, composta da ben tredici capitoli tra cui "Il senso del dolore", "La condanna del sangue""Per mano mia" "Anime di vetro", dopo "Il metodo del coccodrillo", prima romanzo in cui appare il personaggio dell'Ispettore Giuseppe Lojacono ha dato vita alla serie de "I Bastardi di Pizzofalcone", composta al momento da nove libri, tra cui "Buio", "Gelo""Cuccioli" e "Vuoto". Nel 2018 ha dato vita anche un ulteriore serie con "Sara al tramonto" seguito, l'anno dopo, da "Le parole di Sara". Di sua pubblicazione anche "I Guardiani" e altri racconti scritti in collaborazione con alcuni celebri colleghi giallisti.



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