La festa più spaventosa dell'anno è finalmente arrivata e con essa anche la fine del di questo Ottobre ricchissimo di letture! Mi prenderò questa giornata per completare l'ultimo libro del mese e nei prossimi giorni vi mostrerò la mia consueta classifica.
Ma tornando al presente, oggi vi devo parlare del libro appena concluso, una lettura che vegetava da un po' nella mia libreria e che per certi versi è stata capace di sorprendermi. Sto parlando di "Neyla. Un incontro, due mondi" breve romanzo scritto dall'autore togolese naturalizzato italiano Kossi Komla-Ebri. Ecco a voi la mia recensione
Titolo: Neyla
Sottotitolo: Un incontro, due mondi
Autore: Kossi Komla-Ebri
Paese: Togo/Italia
Genere: Romanzo/Saggio
Pagine: 103
Anno di pubblicazione: 2002
Casa
editrice: Edizioni dell'Arco-Marna
Prezzo
di copertina: 6.20 euro copertina flessibile
Il protagonista e narratore della storia è il giovane Yawo, ragazzo africano emigrato in Europa grazie ad una borsa di studio, che si ritrova a fare ritorno a casa per visitare la sua grande e tipica famiglia. Mentre si appresta a raggiungere l'ufficio dove lavora il fratello Basile, fa il suo incontro con la bella Neyla, una ragazza dal grande fascino e dalla lingua tagliente, capace di stregarlo completamente. La passione tra i due è furiosa ed incontrollabile e mentre l'innamoramento lascia sempre più piede a qualcosa di più duraturo e stabile, sarà proprio lei ad accompagnarlo alla riscoperta delle proprie origini così tanto differenti e lontane da quella che ormai è diventata la sua nuova realtà.
Lettura poco impegnativa ma a dir poco interessante, mi ha colpito principalmente per la bellezza della prosa, coinvolgente e semplice ma alle volte addirittura poetica. Attraverso la storia del suo giovane protagonista e della sua toccante storia d'amore con Neyla, l'autore affronta il delicato tema del ritorno, lo scontro e la presa di coscienza delle proprie origini e del mondo non cui si è cresciuti dopo essere stati per molto tempo in una realtà ben diversa. Con gli occhi di Yawo il lettore si ritrova a scoprire quasi insieme a lui tutti gli elementi tipici delle tradizioni e della cultura del suo paese, alcuni estremamente interessanti e "magici" se confrontati con i nostri. In queste cento pagine l'autore da vita ad un romanzo emozionante e dai risvolti tragici che però alla fine assume anche le sembianze di un piccolo saggio antropologico anche grazie alla splendida postfazione di Remo Cacciatori che analizza tutte le varie tematiche del libro come il ruolo della donna nella cultura africana e il confronto tra le "due Afriche", quella cittadina e della del villaggio, espresse entrambi splendidamente grazie ad un viaggio che il protagonista fa nel paese del suoi zii.
Questo è un romanzo capace di sorprendere, di stregare e coinvolgere grazie alle storie, colpi di scena e alla scrittura, che consiglio di leggera a tutti coloro che, come me, non sanno resistere al fascino della splendida Africa.
Voto: 7
Frase: "Mi
portasti nel limbo, ove giacevano i petali sfigurati dalla grandine
della vita, dove scorrevano i fiumi gonfi di parole tenere che
abbracciano l’anima, in una stretta avvinghiante, dove il sole
tramuta il viso in un mare di miele. Vagai in quel limbo dove
scendevano i sogni d’amore, gocce brillanti che sgorgavano dagli
occhi candidi e germogliavano le note ovattate della dolcezza.
Diventai quella voce urlante nel cuore della notte e morente al
sorgere del sole, senza più una foglia verde per coprirmi, con
pensieri che evaporavano a bocca aperta, senza prendere forma se non
per dire all’infinito - Neyla, Neyla, Neyla..- "
Kossi Komla-Ebri è nato in Togo nel 1954. Sposato e padre di due figli, è cittadino italo-togolese residente a Ponte Lombardo. In Italia dal 1974, si è laureato a Bologna nel 1982 in Medicina e Chirurgia e oggi lavora presso l'Ospedale Fatebenefratelli di Erba. Nel 1997 vince il primo premio della sezione narrativa del premio letterario Eks&tra di Rimini con il racconto "Quando attraversò il fiume" e nella sua carriera letteraria ha scritto diversi romanzi, articoli e saggi.
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