Titolo: Gli anni del nostro incanto
Autore: Giuseppe Lupo
Paese: Italia
Genere: Romanzo
Pagine: 156
Anno di pubblicazione: 2017
Casa
editrice: Marsilio
Prezzo
di copertina: 16 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro
Nessuno può negare il potete di una fotografia. Tanto meno può farlo Vittoria, quell'estate del '82, passato tra le mura dell'ospedale nella quale sua madre è stata ricoverata dopo ciò che le è successo. Avvenimento assai strano, in realtà, quello che ha colpito la bella Regina, improvvisamente chiusa nel suo silenzio fatto di tristezza ed apatia nella quale è possibile accedere solo mostrandole una fotografia, l'unica della loro famiglia al completo, in giro per il centro di Milano, a bordo della Vespa. I medici non sanno cosa fare e del resto sono troppo impegnati a seguire le vicende calcistiche dell'Italia ai Mondiali spagnoli per sottoporre la nuova paziente all'adeguata attenzione e quindi Vittoria, sola nel suo silenzio, non può fare altro che raccontare alla madre i ricordi della loro famiglia, le innocenti stranezze del padre Luigi, dalla madre rinominato Louis, appassionato di tecnologia e incantato dalla Luna; la profonda tristezza di Indiano, il primogenito, destinato ad un avvenire di ribelle rivoluzione ed infine le emozioni di Vittoria, ormai donna ma in qualche modo, ancora bambina, a sorridere tra le braccia di sua madre.
Ho acquistato questo libro dopo averne sentito parlare da uno dei miei profili bookstagram preferiti e una volta finito non posso fare a meno che ringraziarli di cuore. "Gli anni del nostro incanto" è un romanzo breve ma che conserva una bellezza assoluta; fascino trasmesso dagli anni nel quale ci porta a viaggiare, i mitici anni '60, i più splendenti del nostro Paese, gli anni della evoluzione tecnologia, degli elettrodomestici, dello sbarco sulla Luna. In questi anni su svolgono i ricordi di una famiglia come tante, quella composta da Regina, una madre seria a amorevole, da Louis, il padre emigrato dal sud, appassionato e folle, da Bartolomeo, soprannominato da subito Indiano, e da Vittoria, la più piccola che deve caricarsi sulle sue spalle il peso di dover far rivivere la loro storia. I capitoli brevi e la prosa poetica permette di scivolare tra le pagine e lasciarsi sconvolgere da una storia emozionante e ricca di fascino. Per chi per me è nato decenni dopo è eccezionale poter assaggiare lo splendore della Milano degli anni '60 e chi ama le saghe famigliari non può davvero perdersi l'emozione di leggere questa storia, d'incanto e commozione.
Voto: 8
Frase: Nessuno poteva immaginare che quella strada , su cui la Vespa avanzava libera e gradassa, sarebbe entrata nel nostro destino famigliare e certo non per i semafori, non per i cartelloni pubblicitari, non per le guglie del Duomo dietro i tetti, ma per quella strana materia che sono i ricordi: niente più che un bosco di ombre, dove torniamo ogni tanto per vedere scorrere il film del nostra vita
Giuseppe
Lupo è nato in Lucania (Atella, 1963) e vive in Lombardia, dove
insegna letteratura italiana contemporanea presso l’Università
Cattolica di Milano e Brescia. Per Marsilio, dopo l’esordio
con "L’americano
di Celenne", ha pubblicato "Ballo
ad Agropinto", "La
carovana Zanardelli", "L’ultima
sposa di Palmira", "Viaggiatori
di nuvole", "Atlante
immaginario", "L’albero
di stanze" e "Gli
anni del nostro incanto". È autore di numerosi saggi e collabora
alle pagine culturali del Sole
24 Ore e
di Avvenire.
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