lunedì 5 novembre 2018

Approfondimento; Gli Intoccabili Paria

Buongiorno amici lettori e soprattutto buon lunedì!
Oggi voglio dare inizio a questa settimana con un articolo speciale che farà parte di una nuova rubrica che spero potrà continuare per molto tempo; si tratta degli "Approfondimenti" una piccola riflessione e aggiunta a tutti quegli interessanti spunti che ho avuto modo di trovare all'interno dei libri che ho letto. Inizio parlandovi di un argomento molto importante fuoriuscito dalle pagine di "Il Dio delle piccole cose" celebre libro di Arundhati Roy che, come sapete, si è rivelato essere una delle più belle letture dello scorso mese. Nel corso della lettura di questo impressionante romanzo mi sono imbattuta nella storia di una particolare parte del popolo indiano dai nome Paria. Chi sono? Ora lo scopriremo insieme.


Nel "Sistema delle Caste Indiane", la stratificazione di gerarchie abolita nel 1950 ma che ancora oggi influenza la suddivisione dei lavori, gli equilibri di poteri e il passaggio di beni attraverso accordi matrimoniali, i Paria (o Dalit, come vengono anche definiti) sono i fuori casta, al di sotto, i quanto diritti e autorità sociale e umana, degli aborigeni indiani e degli stranieri.
Il ruolo di questo gruppo all'interno della società è quello di esercitare professioni che hanno a che fare con la nascita (ostetriche, dottori) e la morte (macellaio, conciatore di pelli, giustiziere, crematori) o che vengono a contatto con la sporcizia (lavandaio, netturbino). Per via di questi ruoli considerati degradanti, i Paria devono essere isolati dalla comunità, in quanto possono rendere impuro, al solo piccolo contatto, un membro delle caste superiori. Da qui l'appellativo di Intoccabili.
Questo gruppo, diviso a sua volta in caste e sottocaste, è costretto quindi a vivere fuori dal villaggio ed è loro vietato di utilizzare strade e fontane pubbliche, fare acquisti in negozi frequentati dai membri delle altre caste, come anche preparare loro cibo, studiare i Veda ed accedere ai templi.
Il primo ad interessarsi alle sorti e alle condizioni sociali di questi poveri oppressi è stato il grande mahatma Gandhi che dalla seconda metà del XIX secolo lottò strenuamente per far crescere sempre di più il movimento di rivolta di questa casta, chiamato "Il riscatto degli Intoccabili", e che, grazie all'importante supporto del politico e filosofo Ambedkar, riuscì ad istituire l'Articolo 17 della Costituzione indiana secondo cui "L'intoccabilità è abolita e la sua pratica in ogni forma è abolita. L'applicazione di qualsiasi disabilità derivante dall'intoccabilità sarà un reato punibile dalla legge". Nonostante questo importantissimo traguardo però si è ad oggi ancora molto lontani dalla reale estirpazione di questo costume ma anzi, con l'affermazione dei diritti dei Dalit e il miglioramento delle condizioni di vita di molti di loro c'è stato anche un forte aumento di ire e rivendicazioni da parte di altre porzioni della società hindu che hanno portato a terribili sconti e sanguinosi incidenti. Il cambiamento legislativo promosso per sanare le disuguaglianze ereditare dal sistema castale si è rivelata essere infine una vera e propria arma a doppio taglio perché hanno permesso di rendere ancora più evidenti i paria all'interno della società, esponendoli paradossalmente a una ancor maggiore discriminazione ordinaria. Questi effetti sono stati specialmente riscontrati nel villaggi, dove il costume che riguarda gli intoccabili è rimasto molto spesso immutato e ci sono stati numerosissimi casi di omicidi e crimini d'odio contro alcuni paria, specialmente quelli che hanno cercato di contrastare il sistema delle caste o non l'anno rispettato, ad esempio sposandosi con membri di caste superiori, pratica concessa dal 1950 ma considerata ancora insostenibile.


Come potete osservare quindi, grazie alle nuove legislazioni, i Dalit godono di un certo aiuto nel campo dell'educazione e del lavoro ma il loro status sociale non è cambiato e rimango ancora adesso vittime di emarginazione e abusi. Ne servirà ancora di strada prima che l'India possa essere considerato un Paese completamente democratico ma si spera che con il tempo certe cose possano diventare un concetto automatico e quotidiano, così come in ogni altra parte del mondo dove alcuni gruppi di oppressi vivono in povertà e schiavitù.



Spero che questo prima articolo vi sia piaciuto. L'argomento di oggi era di uno spessore storico e sociale molto importante ma in questa rubrica vi parlerò un po' di tutto, anche di argomenti un po' più leggeri. Alla prossima!

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