lunedì 18 novembre 2019

Recensione; "La strega" di Camilla Lackberg

Buongiorno amici lettori, buon inizio di settimana!
Oggi vi parla di una lettura che mi ha tenuto compagnia per tutta la scorsa settimana grazie al suo consistente numero di pagine; "La strega" è il decimo e attualmente ultimo capitolo delle serie "I delitti di Fjallbacka" di Camilla Lackberg che, con le sue quasi 700 pagine, ci porta in una complessa storia che mostra alcuni dei lati più terrificanti del mondo moderno. Se volete saperne di più, qui sotto trovate la mia recensione!




Titolo: La strega
Autore: Camilla Lackberg
Paese: Svezia
Titolo originale: Häxan

Genere: Giallo
Pagine: 670
Anno di pubblicazione: 2017
Casa editrice italiana: Marsilio editori
Prezzo di copertina: 19.90 euro copertina flessibile, 12 euro edizione economica
Ebook: 7.99 euro
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Sono passati trent'anni da quando la piccola Stella ha perso la vita e ancora nessuno sa dire cosa sia successo davvero. Trent'anni in cui la vita di diverse persone è andata distrutta; Sanna, la sorella maggiore, Leif, il poliziotto incaricato delle indagini, Helen e Marie, allora tredicenni, le principali sospettate per il suo omicidio. Adesso tocca ad Erica tentare di ricostruire le loro esistenze per dare vita ad un nuovo romanzo e tutto ottiene un'importanza inaspettata quando un altra bambina, della stessa età di Stella viene ritrovata uccisa nello stesso luogo della sua morte. Cosa collega i due terribili omicidi separati da così tanti anni? è davvero solo una casualità che Marie, divenuta una celebre attrice di Hollywood, sia tornata per la prima volta in città proprio poco prima del secondo delitto? Chi è che ha mentito per tutto quel tempo e chi invece, ha sempre detto la verità? Sarà ancora una volta compito di Patrik e la sua squadra scoprirlo in un indagine che continuerà a complicarsi e troverà la sua inquietante soluzione solo all'ultimissima pagina.

Durante il mio percorso alla scoperta di questa serie non ho mai nascosto quando le indagini e le esistenze raccontate da Camilla Lackberg siano capaci di coinvolgermi e sconvolgermi come poche altre e una volta giunta questo ultimi capitolo posso dire che l'autrice è stata capace di dare una momentanea conclusione degna di tutta la saga; ci tengo a sottolineare il termine "momentaneo" perchè questo decimo capitolo sarebbe sembrato quello conclusivo ma un finale aperto, caratteristica dei migliori libri dell'autrice, da la conferma che la storia non sia finita lì e che, un giorno, potremmo riavere la possibilità di tornare a Fjallbacka dai personaggi che tanto sono stati capaci di colpirci per le loro differenti personalità ed esperienze. Cosa che infondo mi rende molto sollevata perchè, detto sinceramente, non so se sarei stata capace di dire addio a tutte le emozioni vissute in questo lungo viaggio. Nonostante io provi curiosità nel conoscere le ultime storie scritte dalla Lackberg che non fanno parte della serie, penso sarà un po' difficile non provare un lieve senso di perdita come se non potesse esistere la prosa di questa autrice senza Patrik ed Erica. Ma lasciando perdere per un attimo i pensieri del futuro voglio concentrami sul libro in questione, "La strega", un librone di 670 pagina che si apre con il racconto di un misterioso omicidio passato che vede come vittima un'innocente bambina di quattro anni e come possibili aguzzine due ragazzine poco più grandi di lei; caso a voluto che le tematiche iniziali, ossia il rapimento, l'omicidio infantile ed il male che può nascondersi nella parte apparentemente più indifesa del genere umano siano le stesse trattate nella mia lettura precedente a questa "I gemelli di Piolenc"; questo fatto mi ha creato non poca confusione all'inizio ma ben presto la prosa di Camilla Lackberg è stata capace di staccarsi da tutto il resto e darmi le sensazioni che ben ero capace di riconoscere. Un dato sostanziale e assolutamente da riportare di questo decimo capitolo è che ( possiamo dirlo, finalmente) lo schema narrativo mostra una differenza: la narrazione non è infatti divisa in due correnti, passata e presente, come in tutti i libri precedenti ma bensì in tre; la prima, quella del tempo presente, racconta la sparizione e il conseguente ritrovamento della piccola Linnea, la seconda cerca di ricreare l'indagine sull'omicidio di Stella e la terza, quasi immancabile, ci porta invece nel passato più remoto, per la precisione nel 1600 dove abbiamo modo di approfondire il terribile tema della persecuzione della donne accusate di stregoneria che colma in un terrificante maleficio, capace di avere conseguenze che giungono fino a noi. Le prime due correnti narrative permettono di creare una sorta di parallelismo e il lettore avrà modo, con il passare della pagine, di fare chiarezza passo per passo sui due differenti omicidi che hanno troppi punti in comune per non essere collegati. Un altro parallelismo che si nota e quello che riguarda la tematica dell'odio e della persecuzione, attraverso il racconto della povera Elin, una donna accusata di stregoneria, Camilla Lackberg ci mostra infatti come l'animo umano sia ancora radicato ai violenti sentimenti di intolleranza; come nel 1600 si provava repulsione per le donne che apparivano diverse dalle altre, oggi si tende ad allontanare da noi tutti colore che ci appaiono differenti come aspetto e cultura, sia nel ruolo degli immigrati sia di tutti quelli che si distinguono dagli altri. Sia questa che altre tematiche sono molto care all'autrice e sono già apparse in altri libri della serie ma nonostante questo la Lackberg è capace di dare alle sue storie delle caratteristiche uniche che rende impossibile non volerle continuare. Più volte quest'autrice è stata criticata ma il mio consiglio, a tutti coloro che ancora non hanno letto niente di suo, è di iniziare questa serie, perché nonostante gli alti e bassi potranno trovare in essa tanti spunti di riflessione e tante emozioni che la rendono davvero indimenticabile. Il mio a Fjallbacka è solo un arrivederci perché spero davvero tanto di poterci tornare presto.

Voto: 8

Frase: "Per Stella e Linnea non esistevano confini; la fantasia poteva portarle ovunque. Si sentivano al sicuro. Erano felici. Finchè un giorno non incontrarono qualcuno che fece loro del male. Questa è la storia di Stella e Linnea. è la storia di due bambine che impararono fin troppo presto che il mondo non è sempre buono"


Camilla Lackberg (nome completo Jean Edith Camilla Lackberg Erikson) nasce a Fjallbacka il 30 agosto 1974. Dopo gli studi in economia a Goteborg si trasferisce nella capitale Stoccolma dove lavora nel marketing, attività che abbandona per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, da sempre suo grande hobby. Oltre alla celebre serie poliziesca, ha scritto anche libri di cucina e, ispirandosi ad uno dei suoi figli, libri per bambini. Attualmente vive con i quattro figli e il terzo compagno. Il suo esordio è avvenuto nel 2010 con "La principessa si ghiaccio", diventato poi bestseller mondiale e vincitore in Francia del Grand Prix de Littérature Policière. Ne fanno seguito "Il predicatore", "Lo scalpellino", "L'uccello del malaugurio", "Il bambino segreto", "La sirena", "Il guardiano del faro", "Il segreto degli angeli", "Il domatore di leoni" "La strega". Di sua pubblicazione anche la raccolta di racconti "Tempesta di neve e profumo di mandorle" e "Donne che non perdonano" "La gabbia d'orata" i primi romanzi non appartenenti alla serie.

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