Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà (Italo Calvino)
giovedì 3 gennaio 2019
Dal libro al film: Un piccolo favore
Buon 3 gennaio a tutti amici lettori!
Questo 2019 è appena iniziato ma si sta rivelando davvero ricchissimo di letture e progetti e quindi è con grande gioia che celebro il ritorno di una delle mie rubriche preferite; quella dedicata al film e alle serie tv tratti, più o meno liberamente, dai libri. Sono diverse le trasposizioni lasciate sospeso che aspettano di essere commentate (cosa che farò, lo giuro, ammesso che io riesca a mantenere questa costanza anche quando riprenderò a lavorare) ma quella di cui vi voglio parlare è senza dubbio la più recente e quella che ultimamente ha suscitato più interesse. Parlo ovviamente di "Un piccolo favore" film diretto da Paul Feig che proprio in queste settimane potete ancora trovare nelle sale, tratto dall'omonimo romanzo scritto da Darcey Bell, la cui recensione potete trovare qui Ho avuto occasione di leggere il libro all'inizio di dicembre, proprio in occasione dell'uscita del film e quindi il confronto non poteva essere più fresco e chiaro. Come sempre parlo dalle scelte attoriali, che fin da subito si sono rivelate decisamente azzeccate, non che il maggior punto di forza; Anna Kendrick e Black Lively risultano una coppia ben assortita e assolutamente credibili nel ruolo di Stephanie, la mamma super indaffarata e giovane vedova, e di Emily, la donna in carriera dal passato misterioso. Ciò che colpisce e che un po' frastorna è la decisione di enfatizzare al massimo i lati peggiori dei loro due personaggi tramutando Stephanie in un vero zerbino senza la minima spina dorsale ed Emily in una donna spietata, antipatica e in continua lotta contro il mondo. Da questa scelta nascono quelle che sono tutte le molteplici differenze che separano il libro dal film, a partire da quelle più piccole, come il fatto che Stephanie gestisca un vlog e non un blog oppure la nazionalità asiatica o il lavoro di Sean, interpretato da Henry Golding, non più uomo d'affari ma ben sì scrittore, fino ad arrivare a quelle ben più importanti della quale vi parlerò adesso. Se nella prima parte tutto procede bene, seguendo quella che è la storia creata dalla Bell, ad un certo punto la trasposizione cambia bruscamente rotta prendendo tutta un'altra strada. Da scrittrice e da lettrice quale sono rimango sempre molto amareggiata quando dei produttori, un regista, uno sceneggiatore o chiunque prenda certe decisione, decide di trarre un film da un libro ma cambia totalmente la vicenda da lui raccontata. Come trovo allo stesso modo incredibile che un autrice scelga di dare il benestare ad una sceneggiatura che non tiene assolutamente conto della sua idea ma si appropria della propria creazione e decide di stravolgerla completamente. A questo punto non posso proprio nascondere che questo è proprio uno di quei casi e che la sua visione mi abbia lasciato quasi del tutto senza parole. Per essere corretta devo anche specificare però che la mia reazione sia stata suscitata quasi unicamente dal fatto di aver letto prima il libro; se io lo avessi visto senza sapere nulla sulla sua versione originale, probabilmente non mi sarebbe sembrato così poco credibile. Ma io qui vi sto parlando di film confrontati al libro, quindi fare i confronti è parte dalla cosa. Tornando ai personaggi, e in particolar modo alle due donne protagoniste (in quanto Henry Golding rimane un po' in disparte proprio come il suo personaggi) risultato da subito troppo estremizzate soprattutto per quanto riguarda Emily della quale si capisce subito e chiaramente che potrebbe fare di tutto, cosa che nel libro si percepisce solo in seguito e risulta maggiormente come un colpo di scena. Sono proprio i colpi di scena a mancare nella pellicola che risulta dì di effetto ma nel complesso poco verosimile, sfociando in un finale che non posso non definire terribile perché oltre a rovinare quella che la parte migliore del libro, trasforma tutto il film da un thriller a una commedia all'americana. Mi dispiace sempre quando succede perchè ogni volta che mi appresto a vede un film tratto da libro, specialmente se mi è piaciuto, spero sempre di veder trasformata in realtà la mia fantasia. Non so questo film non lo ha fatto ma, a mio avviso, è stata davvero una delusione.
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