"Le ragazze" è il romanzo d'esordio di Emma Cline, autrice statunitense, che è stata capace di lasciare senza parole pubblico e critica mondiale grazie ad una prosa incisiva e cruda e una storia che si basa su un fatto di cronaca realmente avvenuto; lo spietato omicidio della moglie di Roman Polansky, Sharon Tate, da parte di uno psicopatico e dei seguaci della sua setta, avvenuto in California nel 1969.
Molti, al momento della sua uscita, hanno inneggiato al capolavoro; io non ho potuto resistere alla curiosità e ora vi do la mia opinione al proposito
Titolo: Le ragazze
Autore: Emma Cline
Paese: Stati Uniti
Titolo
originale: The girls
Genere: Romanzo
Pagine: 334
Anno di pubblicazione: 2016
Casa
editrice italiana: Einaudi
Prezzo
di copertina: 13 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro
Evie è una donna adulta ormai; ospite in una casa di amici, si guadagna da vivere come badante a domicilio dopo aver sperperato tutti soldi lasciati in eredità, vive sola, non ha alcun affetto, nemmeno sé stessa, ma non è ancora riuscita a lasciarsi il passato alle spalle. Passato che torna prepotentemente a bussare alla sua porta quando vede Sasha, la fidanzata del figlio della coppia di amici dalla quale risiede, una ragazza giovane, troppo giovane, che le ricorda troppo com'era lei a quella età al momento del suo arrivo nel gruppo. Ed è così che Evie, almeno con la mente torna una quattordicenne, cresciuta nella ricchezza con una madre troppo permissiva e un padre totalmente assente. La piccola Evie non è molto diversa come tutte le adolescenti del mondo, insicura alla spasmodica ricerca di attenzione; ed è quando incontra per la prima le ragazze che finalmente capisce di aver trovato il suo posto del mondo. Con loro, Donna, Helen, Suzanne e tutte le altre ragazze perdute, Evie può finalmente essere libera, essere sè stessa; solamente Russell può insegnarle come sì fa. Russell. Il pifferaio magico, aspirante cantante dotato di un magnetismo a cui nessuna di loro è capace di resistere, l'uomo che sarà capace di condurle insieme a lui in un terreno pericoloso, fatto di droga, furti e sesso, che le condurrà tutte a sfociare nella tragedia.
Come annuncia chiaramente il titolo, questa è una storia di ragazze; adolescenti come ce ne sono tante in giro per il mondo che, per varie vicissitudini, si sono ritrovate completamente perse, senza un punto di riferimento, senza un posto dove stare. Sole, senza mezzi ed impaurite si sono imbattute in una figura capace di prometterle la salvezza, una vera fortuna, sì, ma solo in apparenza.
Questa è la storia di Evie, Suzanne, Helen, Donna ma è anche la storia di tantissime ragazze che ancora oggi rimangono incastrate in una rete nella quale non sono più in grado di uscire; che si tratti di droga, prostituzione o, come in questo caso, una setta, il risultato è sempre lo stesso; tutte loro sono ragazze perdute ed Emma Cline ha deciso di dargli finalmente una voce.
Partendo da un fatto di cronaca realmente esistito, l'autrice mostra un grandissimo talento creando una fitta rete di esistenze, azioni e situazioni capace di travolgere il lettore e condurlo in qualche modo con sé in un mondo che rasenta la follia. Il mondo di Russell, il mondo di molti, troppi, sciamani, santoni o icone che siano.
Legata profondamente al contesto e all'argomento di cui vuole trattare, la prosa di Emma Cline risulta a dir poco tagliente, scabrosa e raccapricciante ma necessaria per rendere reale l'atmosfera respirata da Evie e dalle sue compagne in quel periodo della loro vita.
"Le ragazze" però non è solo una favola nera; particolare importanza ha infatti l'affetto, l'infatuazione, e anche perché no, l'amore, che lega le ragazze. È grazie al vero e proprio colpo di fulmine per Suzanne che Evie entra a far parte della loro setta ma è anche grazie all'affetto dell'altra che alla fine riesce a salvarsi. Anche in una situazione come questa c'è sempre lo spazio per qualcosa di puro e perfetto, e il rapporto delle due ragazze lo dimostra a pieno.
Quando "Le ragazze" ha fatto prepotentemente ingresso all'interno delle classifiche di tutto il mondo, la critica ha parlato di un vero e proprio capolavoro; dopo averlo letto posso dire che non so se sia proprio la definizione adatta ma sicuramente Emma Cline è riuscita a pieno a fare ciò che aveva in mente di fare; colpire il lettore con quanta più forza e brutalità potesse.
Se questo è ciò che ha potuto creare nel suo libro d'esordio, allora non riesco ad immaginare a cos'altro potrebbe avere in serbo di fare.
Voto: 8
Frase: "Non appena mi cadde l'occhio sulle ragazze che attraversavano il paro, la mia attenzione restò fissa su di loro. Quella dai capelli neri con le sue accompagnatrici, la loro risata un rimprovero alla mia solitudine. Stavo aspettando che succedesse qualcosa, senza sapere cosa. E poi ecco"
Emma Cline è nata in California nel 1989. Da adolescente ebbe un ruolo come giovane attrice nella commedia "When Billie Beat Bobby" e nel cortometraggio "Fleshcards". A sedici anni, mentre studiava in un College del Vermont vinse un premio letterario per il suo racconto "What is lost", passione per la scrittura che ha coltivato per tutti gli studi universitari, scrivendo vari racconti. "Le ragazze" è il suo romanzo d'esordio con il quale ha conquistato critica e pubblico in vari Paesi del mondo.