Buongiorno a tutti amici lettori!
Oggi torna "Spunti tra le righe" e per ricordare che non si tratta di una rubrica dedicata all'arte ma bensì un modo per approfondire un particolare luogo, movimento artistico o aspetto messo in evidenza all'interno di un libro, questa volta non vi parlerò di opere d'arte ma bensì del "Cadre Noir", una delle più grandi e prestigiose scuole d'equitazione al mondo.
Come sapete "Una corsa nel vento" (qui trovate la recensione) è stata fino ad ora la migliore lettura che ho fatto questo mese, e proprio tra le pagine di questo bellissimo libro scritto da Jojo Moyes viene citato questo meraviglioso movimento, il sogno di Sarah e di tutti i cavallerizzi francesi.
Il "Cadre Noir" è il gruppo di cavalieri ed istruttori all'interno dell'Accademia militale nazionale francese d'equitazione con sede a Saumur, un piccolo comune nella parte occidentale della Francia, e il suo nome (letteralmente "cornice nera") deriva dalle caratteristiche uniformi nere indossate dai suoi membri.
La sua formazione risale al 1828 come scuola per offrire l'addestramento ad ufficiali e sottufficiali della cavalleria francese e il primo ad insegnare lo stile che ancora oggi caratteristica la scuola fu François Robichon de La Guérinière, il maestro d'equitazione alla corte di Re Luigi XV.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, seppur il bisogno di un'accademia d'equitazione puramente militare fosse quasi svanito, il prestigio internazionale raggiunto garantì la sopravvivenza del centro di addestramento sotto forma di scuola di equitazione nazionale per il Ministero dello Sport.
Ad oggi il gruppo è formato da una cinquantina di cavalli (principalmente purosangue, aglo-arabi, hanoveriani e selle francesi) e una squadra di cavalieri d'èlite, che solitamente non superano i ventidue membri e che vantano un'alto status civile o militare.
I cavalieri militari e quelli civili si distinguono per le insegne sul colletto: una granata per i militari e un sole per i civili. Alcuni di loro sono diventati addirittura Campioni Mondiali o Olimpici.
Di grande effetto e i loro strabilianti spettacoli, dove i cavalieri danno il meglio di sé eseguendo insieme ai propri cavalli (da soli o in gruppo) figure di altissima difficoltà come la croupade, una specie di spettacolare "scalciata", e la cabriole, un salto dove cavallo e cavaliere librano per qualche secondo nell'aria.
Di particolare importanza il carosello militare che si svolge ogni anno a luglio e che vede, oltre ai cavalieri, anche le sfilate dei veicoli militari antichi e moderni, alcuni dei quali provenienti da tutto il mondo e conservati nel Museo Armor di Saumur.
Saumur non è però solo famosa per lo "Cadre Noir", tante sono infatti le bellezze che questo paese del dipartimento del Maine-et-Loire può vantare.
A cavallo tra i due fiumi, Loira e Thouet, il comune è circondato da splendidi vigneti che producono alcuni dei migliori vini della Francia.
La sua fondazione risale a molte migliaia di anni fa, come dimostra il Dolmen di Bagneux; situato nel sud della città, lungo ventitré metri e costituito da quindici grandi lastre di pietra locale dal peso di oltre cinquecento tonnellate è il più grande Dolmen di Francia.
Un altra attrazione d'interesse è senza dubbio il Castello, costruito per la prima volta nel X secolo per proteggere l'attraversamento del fiume Loira, è stato raso al suolo nel 1067 e poi ricostruito secondo il volere di Enrico II d'Inghilterra alla fine del XII secolo.
Saumur è anche un borgo estremamente caratteristico; le sue case sono quasi esclusivamente costruite con pietra di Tuffeau e le grotte scavate per estrarla sono diventare gallerie utilizzate dai produttori di vino locale per invecchiare i loro vini.
Da amante della Francia non posso che essere affascinata da questo bellissimo posto, che spero di poter magari visitare un giorno.
Se volete approfondire l'argomento, vi consiglio di dare un occhiata al sito ufficiale del "Cadre Noir" dove potrete vedere bellissime foto dei cavalieri e dei loro splendidi animali.
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